Uniti, nella preghiera – Venerdi Santo: DOBBIAMO ESAMINARE IL NOSTRO CUORE

Pubblicato giorno 2 aprile 2021 - In home page


Molti, Giuda, i “servi del potere” e Caifa, sono coloro che tradiscono e rinnegano: “È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo”.

Altri, Pietro e gli apostoli, sono i buoni fragili, i buoni impreparati, coloro che non riescono a pregare neanche un’ora con il Signore, perché hanno freddo, hanno timore, sono stanchi; la folla che si lascia manipolare e che manipola; Pilato, debole e fragile, attaccato al potere e non alla Verità.

Infine ci sono i buoni “a metà”, i buoni “ad intermittenza”, i buoni “a senso unico alternato”, come Giuseppe d’Arimatea, discepolo di nascosto, per timore o Nicodemo, che si recava dal Signore di nascosto, ma di notte, perché gli altri non lo sapessero.

In ognuno di loro si nasconde ognuno di noi.

Noi, primi protagonisti della salvezza, siamo coloro che hanno paura, coloro che non si fidano, coloro che non “sanno abbracciare la storia dell’Altro e degli altri”, coloro che “non si sporcano le mani” per cambiare la situazione scomoda, coloro che non amano fino al punto di sacrificare la propria storia tranquilla.

 

 PICCOLO ESERCIZIO SPIRITUALE – la croce di Cristo

 Padre, perdona i nostri egoismi, aiutaci a vivere il nostro tempo prendendoci cura di chi si trova in condizioni di sofferenza e di solitudine.

Padre, noi confidiamo in te, donaci il coraggio di scegliere il bene.

 (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)