Frammenti – Io sono con voi tutti i giorni

Pubblicato giorno 24 luglio 2021 - In home page

È il titolo di una lettera – messaggio, che papa Francesco ha scritto, in uno stile affettuoso, familiare, amicale, per la “Giornata dei nonni e degli anziani”, che si celebrerà in tutto il mondo, il 25 luglio p.v. Con parole di speranza che danno fiducia, il papa dice ai nonni, alle nonne, agli anziani: “c’è ancora bisogno di voi. La Chiesa non vi lascia soli”. Le parole di Gesù “Io sono con voi tutti i giorni” hanno la forza di vincere la solitudine, che spesso caratterizza le giornate delle persone che sono avanti negli anni.

Papa Francesco dice che a ogni nonno, a ogni nonna, agli anziani, il Signore invia un angelo che ha il volto di un nipote, di un amico, di un vicino … e dà consolazione, anche attraverso la Parola di Dio. Questa, letta e pregata, aiuta a comprendere che il Signore è sempre vicino, con inviti nuovi e inaspettati, a trasmettere la fede ai giovani, a prendersi cura dei piccoli.

Si può osservare, che i destinatari del messaggio sono persone fragili, concentrate sulle loro abitudini, spesso malate, sole, non abituate ad allargare lo sguardo. Con le parole del vangelo di Matteo, il papa risponde che il Signore manda operai nella sua vigna ad ogni ora del giorno, in ogni stagione della vita (Mt 20,1-16). Da anziano, Francesco dice che non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il vangelo. Porta, con semplicità, la sua testimonianza: “Il Signore mi ha chiamato a diventare vescovo di Roma, quando immaginavo di non poter più fare molto di nuovo”.

Il messaggio sottolinea fortemente, che c’è bisogno di ogni anziano, per costruire, nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani. I pilastri che lo dovranno sostenere sono quelli che ogni anziano può contribuire a collocare: i sogni, la memoria, la preghiera. I sogni sono i sogni belli di giustizia, di solidarietà, di pace che si intrecciano, con la memoria di ciò che si è vissuto e che si racconta. “La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo, forse, in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti”. Sono parole belle di papa Benedetto, chiamato da Francesco: “Santo anziano, che continua a pregare e a lavorare per la Chiesa”.

La preghiera è una risorsa preziosissima, che apre alla fiducia. Indica a tutti noi, che sulla stessa barca stiamo attraversando il mare tempestoso della pandemia, che un approdo c’è, il porto è sicuro. Al termine del messaggio, papa Francesco, per ogni persona anziana, chiede al Signore che allarghi il suo cuore, lo renda sensibile alle sofferenze dei meno fortunati e capace di pregare per loro.

Le diocesi, con creatività, penseranno momenti comunitari (celebrazioni, visite …) ma tutti siamo chiamati a farci “angeli”, che consolano e riempiono di tenerezza una solitudine.