“Missionari di speranza tra le genti”, messaggeri e costruttori della speranza sulle orme di Cristo: la nostra vocazione.
Siamo la Chiesa che il Signore chiama da sempre e per sempre, “non una Chiesa statica, ma una Chiesa missionaria che cammina con il Signore lungo le strade del mondo”.
Lasciamoci guidare dallo Spirito di Dio e ardere di santo zelo per una nuova stagione evangelizzatrice della Chiesa, inviata a rianimare la speranza in un mondo su cui gravano ombre oscure.
Il Signore Gesù continua il suo ministero di speranza per l’umanità, si china ancora oggi su ogni persona povera, afflitta, disperata ed oppressa dal male, per versare “sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza”.
La Chiesa, comunità dei discepoli missionari di Cristo, prolunga la missione con spirito di servizio.
“Raccogliamo” come Lui e con Lui il grido dell’umanità.
Diventiamo con Lui e in Lui segni di amore in ogni luogo e circostanza che Dio ci dona di vivere.
Tutti noi battezzati, discepoli-missionari di Cristo, facciamo risplendere la Sua speranza in ogni angolo della terra con particolare attenzione ai più poveri e deboli, ai malati, agli anziani, agli esclusi dalla società materialista e consumistica.
Seguiamo lo stile di Dio, vicinanza, compassione, tenerezza, curiamo la relazione personale con le sorelle e i fratelli nella loro concreta situazione e saranno loro a insegnarci a vivere la speranza.
Attraverso il contatto personale potremo trasmettere l’amore compassionevole del Signore e sperimenteremo che il Cuore di Cristo è il nucleo vivo del Primo Annuncio.
Tutti noi, bambini, giovani, adulti, anziani, partecipiamo attivamente con la nostra vita e la nostra preghiera, con i nostri sacrifici e la nostra generosità.
Auguro a tutti un tempo di grazia con il Dio fedele che ci ha rigenerato in Cristo risorto “per una speranza viva”.
Papa Francesco, Roma, San Giovanni in Laterano, 25 gennaio 2025, festa della Conversione di San Paolo, Apostolo
A.A. (autori vari)
