TENDI LA TUA MANO AL POVERO – 15 novembre: IV Giornata Mondiale dei Poveri

Pubblicato giorno 14 novembre 2020 - In home page

Papa Francesco utilizza le parole del libro del Siracide “per raccontare” la povertà, la fragilità dell’uomo. Il povero è fragile, manca del necessario e la sua esistenza dipende dalla generosità e solidarietà degli altri. Il covid ci ha permesso di scoprire che siamo tutti deboli e dipendenti dagli altri. Nessuno è escluso. I potenti del mondo e l’uomo della strada sono tutti sulla stessa bilancia.

Non ci si salva da soli, ma insieme; e la mano tesa non può mai essere a senso unico. Chi la tende deve avere certezza che viene raggiunta da un’altra mano. L’aiuto è reciproco.

La debolezza e la fragilità si presentano con volti differenti, ma in ognuno di esse è impresso il volto di Gesù Cristo che chiede di essere riconosciuto.

Quest’anno la IV Giornata Mondiale dei Poveri entra direttamente nelle nostre case e la fragilità sperimentata ci aiuta a non dimenticare la mano tesa del medico che si preoccupa di ogni paziente cercando di trovare il rimedio giusto, la mano tesa degli infermieri che rimangono ad accudire i malati oltre i loro orari di lavoro, la mano tesa di chi lavora nell’amministrazione e procura i mezzi per salvare quante più vite possibile, la mano tesa del farmacista esposto al rischioso contatto con la gente, la mano tesa del sacerdote che benedice, la mano tesa del volontario che soccorre chi vive per strada e quanti, pur avendo un tetto, non hanno da mangiare, la mano tesa di uomini e donne che lavorano per offrire servizi essenziali e sicurezza…, mani che hanno sfidato il contagio e la paura, pur di dare sostegno e consolazione.

La povertà della pandemia ci ha permesso di riscoprire la preghiera: siamo deboli e fragili, ma esiste una forza che va oltre noi stessi e sovrasta il mondo e continua a regalare misericordia.

La preghiera è ascolto della Voce di Dio che parla nel silenzio e raggiunge il cuore di ogni persona.

La preghiera è attesa, speranza, obbedienza alla Sua Parola.

 

PICCOLO ESERCIZIO PER LA VITA QUOTIDIANA – La “mano tesa”: un invito ad assumerci la responsabilità per offrire il nostro contributo in gesti di vita quotidiana così da diventare i veri santi, “quelli della porta accanto” che con semplicità, senza rumore e ”pubblicità”, offrono una genuina testimonianza dell’amore cristiano.

 (tratto dal sussidio pastorale “Tendi la tua mano al povero”, ed. San Paolo)