
GESÙ SI È FATTO POVERO PER VOI
13 novembre 2022
VI Giornata Mondiale dei Poveri
“Io ho progetti di pace,… vi radunerò da tutte le nazioni” (Ger 29,11.14).
“I poveri siamo noi, nessuno è escluso” (Papa Francesco).
Provocazione, partecipazione, condivisione, grido, gesto, libertà, dedizione, impegno, riflessione, consapevolezza, solidarietà, disponibilità, preghiera, azione, fiducia, coraggio, speranza, grazia, amore gratuito.
La forza dell’amore per l’umanità, perduta nella ricerca del superfluo, porta il Figlio di Dio a farsi uomo, assumendo in sé la povertà della natura umana.
Un mistero che rimarrà sempre nella storia come la più grande sfida da accettare.
Dio ha scelto di “prendere casa” là dove il mondo emargina; una vera condivisione, una vera partecipazione, Egli non ha delegato altri a farsi poveri con i poveri, ma condivide la Sua esperienza di vita e salva ognuno di noi, povero in questa terra.
La Giornata Mondiale dei Poveri è provocazione, è presa di coscienza della nostra condizione di povertà e, nello stesso tempo, è spinta all’impegno del “servizio condiviso” verso quanti non hanno neppure il minimo per vivere degnamente.
Un invito a tenere lo sguardo fisso su Gesù, il quale “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. (2 Cor 8,9)
La povertà che rende ricchi è l’amore vicendevole, ci fa portare i pesi gli uni degli altri così che nessuno sia abbandonato o escluso.
Per amore, Gesù ha “spogliato se stesso” ed “ha assunto la condizione umana”.
Per amore, Gesù si è fatto “servo obbediente” fino “a morire, e a morire in croce”.
Per amore, Gesù si è fatto “pane di vita” perché nessuno manchi del necessario e possa trovare il cibo che nutre per la vita eterna.
Desideriamo che la vita vinca sulla morte e la dignità sia riscattata dall’ingiustizia?
Seguiamo la povertà di Gesù Cristo, condividiamo la vita per amore, spezziamo il pane della nostra esistenza con i fratelli e le sorelle in necessità, facciamo uguaglianza cosi che i poveri siano liberati dalla miseria e i ricchi dalla vanità.
La ricchezza di Gesù è il Suo Amore: non si chiude a nessuno e a tutti va incontro.
“Non cessiamo mai di essere in tutto poveri, fratelli dei poveri, compagni dei poveri, siamo i più poveri dei poveri come Gesù, e come Lui amiamo i poveri e circondiamoci di loro”. (Papa Francesco)
“Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza” (don Tonino Bello)
Fratelli e sorelle, portiamo con tenerezza, con vicinanza e con passione questo sguardo di speranza nel mondo perché tra e dentro i poveri, che hanno bisogno di una “mano tesa”, e, soprattutto, di non essere dimenticati, c’è Gesù Cristo.
Il nostro “essere” povero e il nostro “so-stare” tra i poveri sono il nostro “cammino”.
Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici,
lavare i piedi, del vagabondo, dell’ateo, del drogato,
del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più
e di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio,
il tuo Amore
A.A. (tratto dal sussidio pastorale “Gesù Cristo si è fatto povero per voi”, ed. San Paolo)