
“Insegnava loro come uno che ha autorità”
Gesù, il “profeta che deve venire”, prende l’iniziativa, ci tiene per mano, ci accompagna e ci mostra prospettive che hanno il sapore d’infinito.
La Sua Parola è carica di umanità, parla al nostro cuore, è abitata dalla Sua vita.
Gesù ci esorta ad essere “riflesso” della Buona Novella.
Crediamo in ciò che siamo.
“Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava”: la “prima liberazione” avviene in comunità, in parrocchia, nel luogo della preghiera e dell’incontro. Siamo invitati a partire da “dentro”, da “quell’impasto di santità e peccato”, di slanci e di fatiche che sono le nostre storie di vita comunitaria.
“Scrutiamoci” e facciamo entrare aria fresca.
Abbiamo tutti bisogno di testimonianze luminose.
“Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia”
A.A. (fonte: QUMRAN2.NET)