Nel mese di ottobre scorso è iniziato, per tutta la Chiesa, un “tempo di grazia”, impegnativo e allo stesso tempo entusiasmante, un cammino insieme (“sinodale”), che non possiamo ignorare. Papa Francesco ci ha chiamato a interrogarci sulla nostra fede … noi battezzati, come crediamo? Siamo abitudinari, stanchi, gioiosi, pieni di speranza, aperti agli altri? Cerchiamo di essere cristiani credibili, che con le cose che fanno, comunicano la gioia di seguire Gesù?
Credere è mettersi in ascolto della Parola, con l’intelligenza e il cuore… e provare a viverla, anche tra contraddizioni …
La proposta del papa è anzitutto quella di pregare, per chiedere al Signore che ci aiuti a capire, come possiamo dire, oggi, il Vangelo, con gioia, umiltà e semplicità.
Non si tratta di fare cose straordinarie, ma di essere fedeli al quotidiano della famiglia, del lavoro, del tempo libero, con lo sguardo pieno di attenzione, agli altri che fanno fatica ad andare avanti.
Se cerchiamo ciò che vale e dà significato ai nostri giorni, impareremo pian piano a scegliere sempre meno la mediocrità.
S.C.
