Sono molte, in questo tempo difficile, inaspettato e nuovo, le notizie false che allarmano e confondono.
Papa Francesco, sempre attento all’oggi, ha scelto un titolo molto espressivo, per la prossima giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Eccolo:
Vieni e vedi (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono.
Il papa sottolinea l’impegno morale di “andare a vedere “, prima di raccontare, di non essere spettatori esterni, ma di aprirsi all’incontro, perché “la parola è efficace, solo se ‘si vede’, solo se ti coinvolge in un’esperienza, in un dialogo”.
La comunicazione sociale è uno strumento con potenzialità formidabili, ma priva di verifiche, è rischiosa.
Nel messaggio per la celebrazione del 16 maggio prossimo, festa dell’Ascensione, segue un invito autorevole: “Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere, condividere”.
Al termine, una preghiera. Ci può aiutare a fare verità sul modo con cui comunichiamo le piccole esperienze del quotidiano e a chiedere luce, per chi ha la responsabilità dell’informazione e della comunicazione.
Signore, insegnaci a uscire da noi stessi,
E a incamminarci alla ricerca della verità.
Insegnaci ad andare e vedere,
Insegnaci ad ascoltare,
A non coltivare pregiudizi,
A non trarre conclusioni affrettate.
Insegnaci ad andare là dove nessuno vuole andare,
a prenderci il tempo per capire
A porre attenzione all’essenziale,
a non farci distrarre dal superfluo,
A distinguere l’apparenza ingannevole dalla verità.
Donaci la grazia di riconoscere le tue dimore nel mondo
E l’onestà di raccontare ciò che abbiamo visto.
S.C.