Uniti nella preghiera! – I domenica di Quaresima – PERCHÉ GESÙ SI RECÒ NEL DESERTO

Pubblicato giorno 19 febbraio 2021 - In home page

“Lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”.

Nel Giordano, Gesù ha appena ricevuto l’investitura messianica per portare la Buona Novella ai poveri, per sanare i cuori affranti, per predicare il regno, ma Egli non si affretta a fare tutte queste cose, al contrario, obbedendo, ad un impulso dello Spirito Santo, si ritira nel deserto dove rimane quaranta giorni.

Gesù si ritira per essere tentato da Satana? No, Lui stesso ci ha insegnato a pregare di non essere indotti in tentazione.

Ma allora Gesù va là per digiunare? Sì, e non solo per questo. Gesù si ritira in un luogo deserto per pregare il Padre Suo. Gesù va per “sintonizzarsi”, come uomo, con la volontà divina; Gesù va per approfondire la missione che la Voce del Padre, nel Battesimo, gli ha manifestato, e cioè la missione del Servo Obbediente chiamato a redimere il mondo con la sofferenza e l’umiliazione. Gesù si reca nel deserto per pregare e per restare in intimità con il Padre Suo.

Non ci si allontana, non si va nel deserto solo per lasciare qualcosa: il chiasso, il mondo, le occupazioni e le preoccupazioni; ma, soprattutto, si va per trovare Qualcuno. Qualcuno che, per noi credenti, è il segreto della felicità e della pace in questa nostra vita.

Il più grande desiderio di un innamorato è restare in intimità con la persona amata. Dio è innamorato di noi e desidera che noi ci innamoriamo di Lui. ”La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”: Dio parla del suo popolo come di una sposa. La “presenza dell’amore” riempie tutto rendendo il resto sfocato e secondario. L’amore non isola, anzi ci aiuta ad essere il riflesso di Dio trasformandoci in persone più attente e disponibili verso gli altri.

 

PICCOLO ESERCIZIO SPIRITUALE – nel deserto per pregare

 Un tempo per vivere

Quaranta e non uno, Signore

sono gli infiniti giorni di misericordia che ci doni;

sono le innumerevoli possibilità che abbiamo

per ritornare a te,

per vivere di nuovo,

per reimparare ad amare.

Muovici, spingici, attiraci a te

perché, incontrandoti,

il nostro cuore ritorni a te.

Amen

 Cerca un tempo e uno spazio preciso nella tua casa per pregare il Padre Nostro e “gusta” ogni parola.

 (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)