I POVERI LI AVETE SEMPRE CON VOI – 14 novembre – V Giornata Mondiale dei Poveri

Pubblicato giorno 13 novembre 2021 - In home page

 

Desidero una Chiesa povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci. Oltre a partecipare del sensus fidei, con le proprie sofferenze conoscono il Cristo sofferente. È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro. La nuova evangelizzazione è un invito a riconoscere la forza salvifica delle loro esistenze e a porle al centro del cammino della Chiesa. Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro” (Papa Francesco, Evangelii gaudium, 198)

 “I poveri li avete sempre con voi»” (Mc 14,7): la Giornata Mondiale rappresenta una permanente provocazione ad essere attenti ed accoglienti verso quanti si presentano alla nostra porta.

 

“Le persone vulnerabili si trovano prive di beni di prima necessità. Le lunghe file davanti alle mense per i poveri sono il segno tangibile di questo peggioramento”: Papa Francesco descrive le povertà che tutti i giorni sono davanti ai nostri occhi, perché nessuno abbia a voltare lo sguardo altrove per non assumersi le necessarie responsabilità; avere sempre con noi i poveri non può creare fastidio, ma solo suscitare il dovuto senso di giustizia e solidarietà cristiana, preludio indispensabile perchè la celebrazione dell’Eucarestia sia reale condivisione con il Corpo e il Sangue di Cristo e sostegno della viva testimonianza dei cristiani come forma di credibilità della fede.

Il povero ha solo una difesa: la sua povertà e la condizione di bisogno in cui si trova.

Oggi, un invito a non perdere mai di vista l’opportunità che ci viene offerta per fare del bene.

  • Da quattro anni sono in Ciad in una delle missioni africane. Il mio sguardo è decisamente cambiato grazie a tutto quello che mi circonda e che coinvolge il mio servizio e il mio stare qui. La sintesi che sento di donare e testimoniare è questa: tra poveri ci si aiuta, tra poveri ci si capisce in quel sentirsi spesso parte di una vita non giusta e piena di contraddizioni, ma grazie alla solidarietà diventa una grazia; la cultura è il cammino della libertà, la differenza tra il possibile e l’impossibile si trova nella determinazione. I poveri insegnano tanto: alcune volte il silenzio davanti al dolore impossibile e altre volte il coraggio di osare dove la speranza sembra lontana; beati sempre coloro che sono capaci ancora di imparare dagli ultimi del mondo.
    (Suor Marilda Sportelli, Suora Francescana alcantrina in Ciad)
  • Ci siamo poi ritrovati nel 1993, avevo letto su un giornale fiorentino che un gruppo di persone usciva la sera a portare cibo e bevande ai senzatetto a Firenze e alla fine dell’articolo c’era la richiesta di nuovi volontari. Questa iniziativa ci ha permesso di tessere una rete importante di persone volontarie e di persone della strada, nostri amici, con cui abbiamo iniziato un cammino, che dura tuttora. Abbiamo iniziato partendo dalla distribuzione di cibo e bevande ai senzatetto e poi con altre associazioni abbiamo potuto dare il domicilio di sostegno a quanti si trovavano senza documenti, aiutandoli così a reinserirsi in un percorso di integrazione sociale.
    (Marisa Daniela Consilvio, Presidente della Ronda della Carità e della Solidarietà di Firenze)
  • Ho 21 anni e vivo a Monsanto, uno dei quarieri più difficili di Napoli. Sono stata abituata alla sofferenza, alla violenza e all’illegalità, ma Gesù si è lasciato incontrare e, togliendo il velo dai miei occhi, ha toccato il mio cuore e la mia vita facendomi sentire amata con un amore che mi ha riempita totalmente, sanando le mie ferite. Con il mio parroco ed un gruppo di giovani sono andata nel cuore dell’Africa, la Repubblica Centroafricana; sono andata lì pensando di aiutare ed evangelizzare, ma sono crollata. Non avevo mai visto tanta povertà e tante povertà; non avevano nulla, ma avevano la gioia e la felicità che nessuno può rubare. Mi hanno insegnato la fiducia in Dio e la bellezza della fede, ho constatato che Dio è tutto per loro e ho visto che sacerdoti, suore e laici danno la vita giorno per giorno servendo e amando Gesù. Ho capito che la vera povera sono io.
    (Rossella Della Neve, Parrocchia Santa Maria di Montesanto – Napoli)

Poveri…

 Vi abbiamo incontrato, in campi profughi in Africa, America, Asia, ma anche in Europa e Oceania.

 Vi abbiamo stretto la mano, nei nostri centri di ascolto, in ospedali e istituti, nelle mense e negli empori.

 Abbiamo incrociato i vostri sguardi, nelle carceri, nelle periferie e in mezzo ai campi, fertili o aridi, stepposi o desertici.

 Abbiamo annusato l’odore delle discariche, delle baraccopoli, dei marciapiedi, dove siete costretti a vivere. Direttamente o indirettamente.

 Di persona o tramite testimonianze, progetti delle Chiese locali, persone, comunità.

 Ti abbiamo osservato, ascoltato, odorato, toccato, perfino gustato, in tanti luoghi e contesti. Con tutti i nostri cinque sensi. In tutti i cinque continenti.

 Ti abbiamo abbracciato, o Signore. Ma spesso non ti abbiamo capito, non abbiamo superato le apparenze.

 Aiutaci tu, a scavare le profondità, a percepire l’ossimoro della ricchezza e della bellezza della povertà.                                        (Caritas.it)

 A.A. (tratto dal sussidio pastorale “I poveri li avete sempre con voi”, ed. San Paolo)