II Domenica di Pasqua – Creiamo una “Speranzachiesa”

Pubblicato giorno 16 aprile 2020 - In home page

CREIAMO UNA “SPERANZACHIESA” – LA CHIESA È UN’ANZIANA SIGNORA CON LE RUGHE

“…Oggi riecheggia in tutto il mondo l’annuncio della chiesa. Come una fiamma nuova la notizia si è accesa nella notte di Pasqua. È risuonata la voce della chiesa. Cristo mia speranza è risorto! Un altro contagio che si trasmette cuore a cuore perché ogni cuore umano attende questa Buona Notizia. È il contagio della speranza. Cristo mia speranza è risorto. Non si tratta di una formula magica che ci fa svanire i problemi, ma è la vittoria dell’amore sulla radice del male, una vittoria che non scavalca la sofferenza e la morte, ma le attraversa aprendo una strada nell’abisso, trasformando il male in bene, marchio esclusivo del potere di Dio….”
(Papa Francesco – omelia della Santa Pasqua 2020)

La chiesa è un’anziana signora con le rughe, tutta sciupata. Sarà stata bella una volta?, o mai? E se lei ce lo assicura, possiamo crederle, anche se è la sola a ricordarsi così? È come quando la nonna apre l’album di foto del matrimonio per mostrarci com’era bella. “In quel tempo” comincia la Chiesa. “Ai miei tempi” commenta la nonna. Ed ecco che tutte e due ci invitano ad un idillio con il passato, con il trapassato, quasi fosse un modello, un archetipo che sta dietro di noi e risulta perciò più verosimile dei modelli utopistici dei programmi elettorali. “Avreste dovuto vedere!” dice la nonna. “Vedrete!” dice il candidato presidente.

“Come si fa a credervi senza aver visto nulla?
L’ideale proposto dalla nonna, quello della giovinezza, è l’inizio di una storia d’amore: ci seduce perché appartiene alla storia, ma soprattutto perché appartiene all’amore.
È un passato che ha senso solo per la speranza che incarnava. Una speranza che tutti i nipoti possono sentire ancora vibrare. Se la nonna racconta è perché ci crede ancora e perché ha occhi per vedere ancora la speranza all’opera.

Creiamo una “speranzachiesa” perché finché ci sarà fiato in noi vedremo una nonna viva che non morirà mai, perché lei ci ha dato la vita e perché lei vive di speranza.

Rinnoviamo, oggi, il nostro credere all’amore, alla vita e alla speranza.

Contagiamoci!

PREGARE IN FAMIGLIA – siamo piccola chiesa

Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
noi ti benediciamo e ti ringraziamo
per questa nostra famiglia
che vuol vivere unita nell’amore.

Ti offriamo le gioie e i dolori
della nostra vita,
e ti presentiamo le nostre speranze
per l’avvenire.

O Dio, fonte di ogni bene,
dona alla nostra mensa il cibo quotidiano,
conservaci nella salute e nella pace,
guida i nostri passi sulla via del bene.

(Dal sussidio liturgico-pastorale ” Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)