SEI LA PORTA CHE CONDUCE ALLA VITA – CONIUGARE I VERBI DELL’INTIMITÀ
“…Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo…”, Gesù parla ad una comunità che cresce nel proprio cammino di fede.
Il Buon Pastore “chiama per nome” le sue pecore, le “conduce fuori” e “cammina dinnanzi ad esse”; esse “lo seguono” con fiducia, perché “conoscono la sua voce”.
Gesù, Buon Pastore è attento a ciascuno di noi. Egli chiama rivolgendoci la sua parola, conoscendo in profondità il nostro cuore, i nostri progetti realizzati e le nostre speranze deluse. Egli ci conduce fuori, ci dà la possibilità di vivere una vita autentica e piena, oltre i nostri angusti orizzonti. Ci guida con amore, perché possiamo attraversare, lungo le tappe della vita, sentieri spesso impervi e possiamo percorrere strade talvolta rischiose, ma belle.
Egli è sempre un passo davanti a noi, lascia le sue orme per segnare il nostro cammino e proteggerci da rovinose cadute.
L’invito del Padre è ascoltare e riconoscere la sua voce.
Creiamo un’intimità, un desiderio di seguire Colui che dà senso. Incamminiamoci verso strade nuove.
Gesù è l’Unico Pastore e noi il suo gregge.
Fiduciosi dedichiamoci all’ascolto della Sua Parola e il Padre, con amore, scruterà la sincerità dei nostri cuori.
Questa continua intimità reciproca farà scaturire la gioia di una “vita abbondante”.
PREGARE IN FAMIGLIA – al Buon Pastore, prima dei pasti
Tu, Padre buono,
che non smetti di chiamare noi, tuoi discepoli, a seguirti più da vicino,
che non smetti di prenderti cura di noi, tuo gregge,
benedici la nostra casa, la nostra famiglia, la nostra mensa.
Amen
(dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)