Per una Chiesa viva e non sopravvissuta – lettera pastorale del vescovo Nazzareno Marconi

Pubblicato giorno 22 aprile 2021 - In home page

Se non ora, quando?

Il nostro vescovo s.e. Mons. Nazzareno Marconi ha consegnato, il Giovedì Santo, la sua nuova lettera pastorale dal titolo “Per una nuova chiesa viva e non sopravvissuta”. È scritta con il cuore: analizza lucidamente questo momento storico difficile, afferma che il tempo di ripartenza chiede alla Chiesa di allargare lo sguardo su evangelizzazione, preghiera, testimonianza.

Sono necessarie nuova fraternità, forte comunionalità nella fede, accompagnamento che unisca riflessione, celebrazione, impegno nel bene.

Nuove forme di offerta formativa tentata, per le varie età, con momenti di catechesi e preghiera con i social, si sono rivelate preziose, ma occorre sempre avere sano discernimento.

I cristiani non devono isolarsi, ma farsi prossimi, cioè compagni di viaggio accettandone i rischi, di tutte le persone che vivono nel territorio, aiutare a trovare il senso e la direzione del cammino della vita, leggere le situazioni di chi è povero di mezzi, di salute, di relazioni umane.

Il vescovo conclude la lettera pastorale dicendo che nella Chiesa è necessaria una evoluzione di stile, prima che di strutture. Ritiene saggio, perciò, non avere fretta di dare risposta ai nuovi interrogativi che sorgono, prendersi tempo per studiare insieme come articolare percorsi e cercare piccoli passi possibili da fare oggi, nella giusta direzione. Per questo, aspetta idee e proposte.

S.C.

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