
“Il vagito di un neonato nel silenzio e nell’oscurità della notte dei tempi, nella notte di oggi, illumina la storia dell’umanità. L’Emmanuel, il Dio-con-noi, prende carne nella nostra carne. Un’esplosione di luce invade la notte e il mondo si apre alla speranza grazie all’amore infinito di un Dio che si fa bambino. Piccolo, nudo, indifeso. Un Dio che, diversamente dall’immagine della regalità, della potenza, si presenta ai pastori, agli umili della terra, adagiato in una mangiatoia, avvolto in fasce. Un Dio che sin dal suo primo vagito si schiera dalla parte degli ultimi. Ecco, il Signore viene: quel giorno brillerà una grande luce. Dio si è rivelato e ha promesso. Sarà Natale quando il cielo scenderà sulla terra e gli angeli grideranno: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.
Dio entra nella storia e mette in discussione le certezze umane; il suo ingresso sconvolge le vie degli empi e spiana la strada dei cercatori di luce. Chi non sarà pronto ad accoglierlo non potrà fare festa: bisogna svegliarsi dal sonno, bisogna preparare le vie del Signore che sta per arrivare. L’attesa del Redentore può essere solo gioiosa.
La nascita del bambino è un’opportunità di conversione data agli uomini di ogni tempo e di ogni condizione; riflettiamo sull’autenticità della nostra fede e risvegliamo, nella piena coscienza della fragilità umana, il senso della dignità ritrovata.
Il Natale è il tempo del Dio-con-noi, il tempo della gioia, della pace, del coraggio. È il tempo in cui celebriamo il mistero dell’incarnazione del Verbo, la Parola che si fa carne per abitare il cuore dell’umanità: “Oggi vi è nato nella citta di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore”.
Tempo di letizia che cambia la storia del mondo: “Venne fra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”.
Come figli del più tenero dei padri lasciamo germogliare dentro di noi il seme della Parola, riflettiamo sulle conseguenze del Natale, e davvero la nascita di Gesù nella storia dell’uomo muterà in gioia la nostra esistenza.”
(Gennaro Matino, presbitero, teologo e scrittore)
Gloria a te, Emmanuele
Gloria a te, Figlio di Dio
Gloria a te, Cristo Signore
Che nasci per noi e torna la gioia!
Rallegriamoci, tutti i popoli del mondo lo vedranno
Rallegriamoci, nella luce del suo regno in cui viviamo
Rallegriamoci, siamo tempio vivo suo, siamo chiesa di Dio
BUON NATALE, che la Buona Novella abbia il potere di cambiare la vita e di trasformare l’esistenza…
“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce”
A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Avvento e Natale”, ed. San Paolo)