Uniti, nella preghiera – 28 aprile 2024 – V domenica di Pasqua: INNESTATI IN CRISTO

Pubblicato giorno 25 aprile 2024 - In home page

“Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore”

Non possiamo essere popolo di Dio prescindendo da Lui.

Siamo in un vigneto all’aria aperta, a lezione dalla sapienza della vite e dall’arte del contadino profumato di sole e di suolo, sentiamo il respiro della terra e quello di Dio.

La Santità del Padre e la nostra sono nella fecondità, nella festa, nella libertà, nella Vita Nuova.

Sperimentiamo la bellezza di portare grappoli di bene nella vita, accresciamo la nostra capacità di donare, restiamo innestati alla Vite e accettiamo il prezzo della potatura, “È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida” per essere in comunione e in unione con il Padre, il Figlio e lo Spirito.

La Vite è Gesù, il Servo che “Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere”  e sulla Croce paga per primo il prezzo della propria donazione.

“Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”

È necessario e fondamentale restare innestati in Gesù e attingere alla Sua stessa radice, essere in relazione con il Padre misericordioso e sorprendente, essere in ascolto paziente e coraggioso della Parola e dello Spirito che illuminano la nostra vita nel fare scelte controcorrenti.

Dio preferisce la concretezza e la radicalità dell’amore.

Scegliamo la Radice che nutre, nutriamoci della Sua Linfa vitale.

Scegliamo Gesù, Pane di Vita e Vino della Festa.

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – rimanete in me e io in voi

Rendiamo possibile “il Frutto bello, buono ed abbondante”, libero da egoismi, violenze e sopraffazioni.

Viviamo in pace come figli dell’Unico Padre.

Coltiviamo i rapporti, eliminiamo qualche tralcio sconveniente e rimaniamo in Gesù per un progetto di Vita Nuova.

Restiamo in comunione e uniti a Lui.

“Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri”

A.A. (Fonte: Autori Vari)