Uniti, nella preghiera – domenica delle Palme: IL TRIONFO, L’IMPEGNO, LA VITA

Pubblicato giorno 12 aprile 2025 - In home page

“Quando venne l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio»”

L’entrata a Gerusalemme, la gioia, la gloria, la festa e Gesù, il nuovo agnello pasquale, la Nuova Alleanza annunciata dai profeti.

Dentro di noi vivono contraddizioni che caratterizzano l’umanità, le stesse che ci fanno scappare davanti al pericolo, che ci fanno prendere accordi con i potenti, che ci fanno “lavare le mani” davanti alle responsabilità, che ci fanno tradire il Signore per un tornaconto umano, che ci fanno leggere le sofferenze come punizioni.

È difficile accettare che il nostro cuore sia un guazzabuglio, un centro di intricati sentimenti che emergono soprattutto nei momenti di crisi.

Essere dei cristiani autentici alla luce della passione di Gesù ci chiama ad entrare in noi stessi per rendere la nostra fede vita concreta.

Accettiamo la nostra vulnerabilità e ammettiamo che siamo deboli e fragili.

La passione di Cristo ci inviti ad attraversare le tante immaturità che rendono la vita difficile a noi e agli altri.

La passione di Cristo ci aiuti a credere in Gesù, un Uomo innocente che soffre, Colui che è venuto a salvarci dal nostro peccato, dalle nostre schiavitù, dalle nostre mancanze di fraternità.

Lo Spirito di Dio, proprio nel giorno in cui siamo in festa e sventoliamo le palme della gioia, ci racconti la crocifissione per partire da noi, dalle tante guerre nelle famiglie, nei quartieri, nel vicinato, fra i parenti, nelle comunità cristiane.

Il crocifisso ci ricordi l’amore disinteressato, la pace da costruire, la verità da elevare, la vera regalità che domina, l’amore che risorge sempre più luminoso.

Facciamo spazio al crocifisso risorto che porta la speranza.

Facciamo esperienza di Lui e confrontiamoci con le nostre vulnerabilità.

Facciamo spazio allo Spirito Santo e diventiamo evangelizzatori capaci di morire come Cristo stesso, innocenti e risorti.

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà

Il cristiano autentico è sempre un sovversivo. Uno che va contro corrente non per posa ma perché sa che il Vangelo non è omologabile alla mentalità corrente. (don Tonino Bello)

A.A. (fonte: sito QUMRAN2.NET)