Uniti, nella preghiera – domenica delle Palme: UN DIO APPASSIONATO

Pubblicato giorno 31 marzo 2023 - In home page

A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” – “In quel giorno farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno giorno”

Le Scritture si adempiono, si fa buio tutta la terra.

Dio è visibile in quell’Uomo Crocefisso.

Gesù è il Signore degli Eventi.

Un Re con le mani forate invece di uno scettro, con in testa dei chiodi invece di una corona d’oro e una croce per trono.

Un Re differente e talmente potente da “lavare i piedi” a noi suoi discepoli e “dare un boccone” a noi, Pietro, Giuda, Pilato, la folla, che “lo consegniamo”.

Facciamo fatica ad essere suoi discepoli perché siamo tutti a caccia di piccole o grandi vittorie.

Facciamo fatica ad essere suoi discepoli  perché sogniamo di essere visti e di essere riconosciuti, desideriamo consensi e attenzioni.

Facciamo fatica a seguire un Dio che rivela la Sua regalità nell’amore, nel servire e non nella pretesa d’essere servito.

“Il mio regno non è di questo mondo”

Il Re dei perdenti, dei malati, degli ultimi, dei sofferenti.

Il nostro Re è diverso dagli altri re perché vive l’amore fino all’estremo, fino a morire.

Il nostro Re è un Dio che condivide il dolore, è un Dio che salva nella morte, è un Dio che perdona, è un Dio che muore abbandonato da tutti i suoi amici.

“Scendi dalla croce”

L’Amore Onnipotente si consegna.

La Croce: un amore senza condizioni, un amore folle, un amore che “dà la propria vita”.

Gesù ci chiede di afferrargli la mano e solo uniti in quella ”stretta” sperimentiamo davvero il significato della Pasqua, il nostro passaggio dalla morte alla Vita.

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – accogliere – benedetto Colui che viene nel nome del Signore

Fissiamo lo sguardo sulla croce.

Riconosciamo il Figlio di Dio.

Lasciamo spazio allo stupore.

Mettiamoci in discussione.

Stai con noi, e inizieremo a risplendere come tu risplendi: a risplendere fino ad esssere luce per gli altri. La luce, o Gesù, verrà tutta da te: nulla sarà merito nostro. Sarai tu a risplendere, attraverso di noi, sugli altri. Fa’ che noi ti lodiamo così, nel modo che tu più gradisci, risplendendo sopra tutti coloro che sono intorno a noi. Insegnaci a diffondere la tua lode, la tua verità, la tua volontà. Fa’ che noi ti annunciamo non con le parole, ma con l’esempio, con quella forza attraente, quella influenza solidale che proviene da ciò che facciamo, con la nostra visibile somiglianza ai tuoi santi e con la chiara pienezza dell’amore che il nostro cuore nutre per te  (John Henry Newman)

A.A. (fonte: QUMRAN2.NET)