
“Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza”
La domenica delle tentazioni, della prova, della speranza, del silenzio.
È il cammino, la lotta contro ciò che ci porta a pensare e illuderci di essere dei “grandi e onnipotenti”.
Il Signore ci chiede di accettare le nostre fragilità, di fidarci della sua Parola, di rifondare la nostra vita su Qualcuno diverso dal nostro io.
Lo Spirito ci spinge verso il deserto, ci spinge alla sobrietà della vita.
Sgombriamo la nostra esistenza da ciò che impedisce di lottare contro il male.
Lasciamoci guidare e affrontiamo la “fatica” del cammino spirituale.
Tutta la storia è un concentrato di vicende in cui si alternano le luci e le ombre, il bene e il male, il credere e il non credere.
La vittoria di Gesù sulle tentazioni è il superamento di un progetto alternativo di vita e di certezza.
La fedeltà a Dio implica la croce, ma assicura la strada della salvezza e della speranza.
UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – “sta scritto”… alleniamoci
Facciamo esperienza di deserto.
Riscopriamo il valore e la ricchezza del “Silenzio”.
Concediamoci momenti di preghiera.
Lasciamoci scrutare dal Signore.
Fermiamoci a guardare il cielo stellato, un paesaggio di montagna, un’alba sul mare e stupiamoci!
A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)