La Chiesa vive nel deserto “in compagnia” di continue tentazioni, lotte e sfide.
Il Maestro ci insegna e ci educa alla preghiera: “Non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male” recitiamo nel Padre Nostro.
Imitare Gesù ci aiuta a vincere prove difficili.
“Non mangiò nulla in quei giorni” – “Sta scritto”: Gesù ne esce vittorioso con il digiuno e con l’ascolto della Parola di Dio.
Quaresima, un tempo di conversione: si sta avverando la promessa di Dio, “Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore”.
Stiamo attenti alla Parola di Dio: ci restituisce pace e senso per la nostra vita.
Dio, in essa, si rivela e si lascia conoscere, uscendo dal mistero che lo avvolge.
Dio “conversa” con noi in un dialogo perenne che rende la Sua Parola viva e presente in ogni condizione storica dell’esistenza personale.
La Parola di Dio pone Dio e l’uomo in una relazione unica e irripetibile.
Innamoriamoci della Parola, accogliamoLa con “avidità”.
“La Parola di Dio è la sostanza vitale della nostra anima; essa la alimenta, la pasce e la governa e non c’è altra cosa, all’infuori della Parola di Dio, che possa far vivere l’anima dell’uomo” scrive Sant’Agostino.
In questo nostro tempo, un programma bello e affascinante è il digiuno da noi stessi e il “tendere verso” la Parola di Dio.
UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – preghiamo per la Chiesa
Affidiamo a Dio
la Chiesa radunata in tutto il mondo
perché ascolti e annunci la Tua Parola.
Affidiamo a Dio
le nostre piccole comunità
perché continuino ad illuminare, con la Tua Luce
il cammino che compiono.
Affidiamo a Dio
le Chiese domestiche, le nostre famiglie,
dona loro la certezza della Tua Vicinanza
e la Tua Pace.
A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)