Uniti, nella preghiera! – III domenica di avvento: Voce che grida, annuncia, accoglie

Pubblicato giorno 11 dicembre 2020 - In home page

Tu, chi sei? Domanda imbarazzante, personale, intima, riguarda l’identità. Tante volte, invece di seguire il nostro cuore, ci lasciamo trasportare dalle aspettative e dai desideri degli altri, rischiando di costruire una vita che non è la nostra.

Questa è anche la tentazione di Giovanni il Battista che sa cosa il popolo si aspetta da lui, conosce le attese che hanno caricato la sua predicazione e potrebbe accontentare tutti, in fondo le folle sono dalla sua parte; ma egli non bara con se stesso e l’incontro personale con Gesù, il misterioso battesimo che Giovanni chiede di ricevere da Lui, gli toglie ogni dubbio.

La “voce di uno che grida nel deserto” riconosce la Voce della Parola Eterna, quella Voce che da bambino lo aveva fatto sussultare nel grembo di sua madre Elisabetta.

“Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo”: chi è veramente se stesso raggiunge lo scopo della sua vita, urlando al mondo la propria adesione a Gesù e al Suo progetto, senza nessuna pretesa e senza nessuna arroganza.

La Parola di Dio, per incarnarsi nella storia, ha sempre bisogno di una voce; oggi il Padre ci invita a far sentire la nostra.

La voce grida, la voce annuncia, la voce accoglie, la voce crea il luogo dell’incontro tra Dio e il suo popolo, la voce impone il silenzio del deserto; così può parlare la Parola, scendere come pioggia lieve e operare ciò per cui è stata mandata, e il deserto del cuore può fiorire e portare il frutto dell’Amore in ciascuno di noi.

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – conversione

Gesù viene per trasformare il nostro modo di guardare alla realtà. Quando riceviamo Dio presentiamoci con le mani aperte, apriamo il nostro cuore all’accoglienza perché il vero Tempio di Dio è la comunità umana. Cambiamo le nostre abitudini!

 (dal sussidio liturgico-pastorale “Avvento e Natale”, ed. San Paolo)