Uniti, nella preghiera – III domenica di Pasqua: I FRUTTI DELLA FIDUCIA E DEL PERDONO

Pubblicato giorno 29 aprile 2022 - In home page

Come Pietro e così la Chiesa, con fatica “va a pescare nella propria routine”.

“Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”

Come Pietro, la Chiesa tutta torna al lago: la fiducia verso Gesù e il perdono del Padre creano persone nuove, forti e fedeli.

“È il Signore”: la nostra vita cambia nel momento in cui riusciamo a vederlo e a riconoscerlo nelle piccole storie che fanno la nostra storia perché Dio ci incontra “nella cappella” del nostro cuore.

“Bagniamo le nostre sicurezze”, spesso siamo fermi nelle nostre vecchie idee e nei nostri schemi mentali, a volte, anche immobili e morti dentro.

Affrontiamo le nostre paure.

Riconosciamo le nostre rigidità.

“Mi ami più di costoro?” – “Mi ami?” – “Mi vuoi bene?” : il Signore ci invita semplicemente ad amarlo, ad avere fiducia in Lui, ci chiede di vivere un’esperienza di comunione attraverso l’Eucarestia.

“Seguimi”: accettiamo i nostri insuccessi, viviamo le nostre fragilità e come Pietro possiamo “andare verso”, possiamo “guidare gli altri” a “vedere” Cristo risorto in mezzo a noi.

L’amore bello mette il “tu” prima del “noi”.

Il voler bene è un’attitudine di tutti.

Amare è un’arte che ha bisogno dell’impegno di una vita intera.

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – mi ami tu?

Pietro è in grado di dare la vita per Cristo, e noi?

Dio ci chiama a riconoscere la Sua presenza nella Sua Parola, nel Suo corpo, nel Suo sangue.

Dio ci esorta a vivere un amore fatto di servizio, di cura verso i nostri figli, di rispetto e giustizia nel nostro lavoro, di perdono verso tutto e tutti.

Dio ci invita a vivere con coraggio e con coerenza  il nostro “ti voglio bene”.

 A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)