
“Ave Maria”, un saluto antico, ma pieno di infinito.
“Rallegrati” Maria, gioisci perché una grande gioia ti sta per riempire in modo autentico; è la felicità che solo il Signore può dare se viviamo questo annuncio con il nostro cuore e aderiamo in modo molto personale.
“Non temere”, un invito a non cedere alla paura, a non credere che per quanto questa missione possa essere grande e importante, sia impossibile per una piccola creatura. Spesso anche noi crediamo questo: “non so parlare, ho una fede piccola, non mi prenderebbero sul serio…”.
Maria, “hai trovato grazia presso Dio”: sarà Lui stesso ad operare, noi dobbiamo solo lasciarlo fare.
“Lo Spirito Santo scenderà su di te” e ti farà madre del Figlio di Dio: un messaggio, un invito alla vita. Accogliere il Signore significa aiutarlo a generare e a raggiungere la felicità.
“Ecco la serva del Signore”, Maria ci insegna a essere servi del Signore, come un genitore si mette al servizio della famiglia, come un insegnante dell’istruzione, un impiegato per l’ufficio per cui lavora…una grandissima dimostrazione di amore.
Chia ama sa servire perché nella sua vita ha saputo fare spazio a qualcun Altro.
UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – cosa significa servire, che tipo di servo sono?
La festa dell’Immacolata ci aiuti a fare di tutta la nostra vita un “sì” a Dio, un “sì” fatto di adorazione a Lui e fatto di gesti quotidiani di amore e di servizio, un “sì” caratterizzato da speranza, presenza, attenzione e cura….”in silenzio”.
Con Maria in attesa di Gesù
Maria,
che dopo l’annuncio dell’Angelo
hai atteso il tuo Gesù nel silenzio e nella preghiera
insegnaci ad essere vigilanti per andare incontro a Cristo
con le nostre lampade accese.
Maria,
che hai detto il tuo “sì”,
accettando di fare totalmente la volontà del Signore
aiutaci ad essere generosi ed obbedienti.
Maria,
che hai vissuto nella povertà,
ma ricca della grazia di Dio
fa’ che sappiamo accogliere il tuo Figlio Gesù
come il dono più grande, il vero regalo di Natale.
Amen
(fonte: sito QUMRAN2.NET)