
Con il segno penitenziale delle ceneri sul capo, iniziamo il pellegrinaggio annuale della Santa Quaresima nella fede e nella speranza.
La Chiesa, Madre e Maestra, ci invita a preparare i nostri cuori e ad aprirci alla grazia di Dio per poter celebrare con grande gioia il trionfo pasquale di Cristo.
Quaresima, un cammino insieme, siamo “Pellegrini di speranza”.
Pensiamo al lungo viaggio del popolo d’Israele verso la terra promessa, narrato nel libro dell’Esodo: il difficile cammino dalla schiavitù alla libertà, voluto e guidato dal Signore, che ama il suo popolo e sempre gli è fedele. E pensiamo all’odierno “esodo biblico”, tante le sorelle e i fratelli che oggi fuggono da situazioni di miseria e di violenza e sono alla ricerca di una vita migliore per sé e per i propri cari.
La vocazione della Chiesa è l’“essere sinodali”.
I cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai essere viaggiatori solitari.
Lo Spirito Santo ci spinga ad uscire da noi stessi per andare verso Dio e verso i fratelli, mai chiuderci in noi stessi.
Quaresima, un cammino insieme per essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio.
Quaresima, un procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso perché tutti andiamo nella stessa direzione, verso la stessa meta, e ascoltandoci gli uni gli altri con amore e pazienza.
Dio ci chiede di verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità.
Il Padre ci invita ad avere un atteggiamento di accoglienza, con gesti concreti, verso coloro che si avvicinano a noi e a quanti sono lontani.
Facciamo sentire le persone parte della comunità, non teniamole ai margini.
Quaresima è conversione alla sinodalità.
Compiamo questo cammino insieme nella certezza di una Promessa.
La “speranza che non delude”, messaggio centrale del Giubileo, sia per noi l’orizzonte del cammino quaresimale verso la vittoria pasquale.
“L’essere umano ha bisogno dell’amore incondizionato. Ha bisogno di quella certezza che gli fa dire: «Né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore»” (Papa Benedetto XVI).
Quaresima, la chiamata alla conversione, alla fiducia in Dio e nella Sua grande promessa, alla Vita Eterna.
“Nessuno si salva da solo”, invochiamo l’aiuto di Dio e accogliamo la Sua Parola.
Viviamo concretamente la speranza per leggere gli eventi della storia e impegniamoci per la giustizia, la fraternità, la cura della casa comune e facciamo in modo che nessuno sia lasciato indietro.
La speranza è “l’ancora dell’anima”, sicura e salda.
Sorelle e fratelli, grazie all’amore di Dio in Gesù Cristo, siamo custoditi nella “speranza che non delude”.
Spera, anima mia, spera.
Tu non conosci il giorno né l’ora.
Veglia premurosamente,
tutto passa in un soffio,
sebbene la tua impazienza
possa rendere incerto ciò che è certo,
e lungo un tempo molto breve.
A.A. (Fonte: Messaggio del Santo Padre Papa Francesco per la Quaresima 2025
Roma, San Giovanni in Laterano, 6 febbraio 2025, memoria dei Santi Paolo Miki e compagni, martiri)
La Vergine Maria, Madre della Speranza,
interceda per noi e ci accompagni nel cammino quaresimale.
BUON TEMPO