Uniti, nella preghiera – Mercoledi delle Ceneri: ELOGIO DEL DIGIUNO

Pubblicato giorno 1 marzo 2022 - In home page

“Con il digiuno quaresimale, tu vinci le nostre passioni, elèvi lo spirito, infondi la forza e doni il premio”: il prefazio della liturgia del Mercoledi delle Ceneri introduce la Quaresima, un tempo preziosissimo.

La preghiera, il digiuno e l’elemosina sono la fedeltà a Dio.

Il digiuno: personale segno di liberazione dalla zavorra ostativa all’incontro con Dio.

Il digiuno: la rinuncia a qualcosa a cui si tiene particolarmente.

Il digiuno: la privazione di qualche sollazzo, il ridimensionamento di qualche vizio e la “mortificazione della lingua” quando siamo tentati di infierire su qualcuno.

Il digiuno, fatto nell’umiltà, non può prescindere dalla preghiera e dalla carità concreta.

Con umiltà, per umiltà e nell’umiltà ci si converte a Dio.

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – una proposta di digiuno

L’ascolto è un profondo esercizio di digiuno da noi stessi.

Facciamo silenzio e ascoltiamo le voci di coloro che ci circondano.

Il silenzio e l’ascolto permettono di aprire il nostro cuore alle richieste degli altri.

Le persone intorno a noi hanno semplicemente bisogno di qualcuno che sappia “scendere” nella loro vita, ascoltare ciò che hanno da dire e “stare” con le loro difficoltà.

Ascoltiamo e preghiamo in questo tempo di Quaresima.

Usciamo da noi stessi e cerchiamo il vero significato del nostro digiuno.

“Rifioriamo” e regaliamo amore.

A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)