Uniti, nella preghiera – Natale del Signore: NELL’OSCURITÀ, NEL SILENZIO E NELLA DIMENTICANZA

Pubblicato giorno 24 dicembre 2021 - In home page

 “La gloria del Signore li avvolse di luce”

 Notte di Natale, notte di luce, notte d’intimità, notte di gioia, notte di canti: è nato un Bambino “in una grotta al freddo e al gelo” “perché non c’era posto per loro”.

La Vergine Maria e il Suo Sposo Giuseppe ci hanno donato il Salvatore.

Gesù nasce nell’oscurità, nel silenzio e nella dimenticanza.

Entriamo in questo silenzio e avremo il coraggio di lasciarci avvolgere dall’oscurità della notte santa, come i pastori che vegliavano il gregge nei dintorni di Betlemme.

Entriamo in questo silenzio e saremo avvolti dalla luce della gloria del Signore.

Entriamo in questo silenzio e udiremo il canto degli angeli nel nostro cuore.

Entriamo in questo silenzio e riceveremo l’augurio di pace “per tutti gli uomini amati dal Signore”.

Il Figlio di Dio nasce in una grotta, nella profondità della terra, nella profondità della coscienza dell’uomo.

Il Verbo di Dio “discende”, pianta la Sua Tenda nei nostri cuori.

Noi siamo la grotta nella quale Gesù viene ad abitare per illuminarci, per trasformarci e per comunicarSi a noi.

Lasciamo che il Bambino di Betlemme nasca dentro di noi.

Lasciamo che il Bambino di Betlemme ci dia la forza per uscire da noi stessi per regalare l’amore e il bene che spesso teniamo incatenati.

Lasciamo che il Bambino di Betlemme ci insegni a non aver paura delle nostre fragilità.

Lasciamo che il Bambino di Betlemme ci insegni a non vergognarci di aver bisogno degli altri.

Lasciamo che il Bambino di Betlemme ci insegni a ricercare l’Essenziale, l’amore ricevuto e l’amore donato.

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – “venne dal mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”

Liberiamoci dall’oscurità delle false sicurezze e scendiamo nel silenzio di tutte quelle voci interiori ed esteriori.

Spegniamo tutte le luci che ci abbaiano e lasciamoci illuminare, come i pastori, dal “sole che viene dall’alto per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace”.

Santa Famiglia di Nazareth,

custode fedele del mistero della salvezza:

fa’ nascere in noi la stima del silenzio,

rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera

e trasformale in piccole Chiese domestiche,

rinnova il desiderio della santità,

sostieni la nobile fatica

del lavoro, dell’educazione, dell’ascolto,

della reciproca comprensione e del perdono.

Santa Famiglia di Nazareth,

ridesta nella nostra società

la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia,

bene inestimabile e insostituibile.

Ogni famiglia sia dimora accogliente

di bontà e di pace

per i bambini e per gli anziani,

per chi è malato e solo,

per chi è povero e bisognoso

                                                         (Papa Francesco)

“Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore”

Buon Natale a tutti…

…gustiamo la Sua Salvezza!

A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Avvento e Natale”, ed. San Paolo)