Uniti, nella preghiera – Natale del Signore: UN GIORNO DI GIOIA  

Pubblicato giorno 24 dicembre 2022 - In home page

“Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete… perché un bambino è nato per noi”

Ogni bimbo che viene alla luce è il segno dell’amore di Dio.

Natale, Gesù nasce ogni anno, ogni giorno, per regalare speranza, gioia, semplicità, stupore, ascolto, preghiera, veglia, abbraccio, pace e giustizia.

Natale, un Bambino in una stalla: uno spettacolo concentrato di debolezza, di impotenza e di povertà.

Maria e Giuseppe non hanno posto nell’alloggio.

Maria e Giuseppe non vengono accolti.

Gesù, il Signore della pace e della giustizia non ha una casa dove nascere.

Dio rovescia le nostre false certezze.

Solo il Padre può pronunciare un “no” a ciò che noi uomini abbiamo sempre posto in cima alla scala dei nostri valori, della nostra ricchezza, del nostro potere, del nostro onore, della nostra autorità.

Ora che “sperimentiamo” e viviamo la Nascita del Salvatore diciamo con gioia il nostro “Sì” a Dio.

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA  – “Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”

Quanto tempo dedichiamo a nostra figlia, a nostro papà, alla vicina di casa, al rifugiato politico, al collega, allo straniero e al senza tetto, quale spazio regaliamo al Gesù dei nostri giorni?

“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace”

Buon Natale, amico mio: non avere paura. La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito. E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello carico di attese.

E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono alzati ramoscelli carichi di gemme. È una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte. Non avere paura, amico mio. Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi. (Don Tonino Bello)

A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Avvento e Natale”, ed. San Paolo)