Uniti, nella preghiera – Pentecoste: MANDA IL TUO SPIRITO, SIAMO CREATI

Pubblicato giorno 27 maggio 2023 - In home page

“Tutti furono colmati di Spirito Santo”

Pentecoste, un vento che si abbatte impetuoso, un fuoco, un soffio.

Pentecoste, il Signore si manifesta.

Pentecoste, il dono dell’Amore.

Pentecoste, la Nuova Creazione.

Pentecoste, la Rinascita nel Battesimo.

Pentecoste, il Soffio dello Spirito Santo che perdona le fragilità di tutti i giorni.

“Venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!»

Lo Spirito di Gesù “ci scaraventa”.

Lo Spirito di Dio “ci mette” nel mondo.

Lo Spirito del Risorto ci rende forti.

Lo Spirito Promesso, lo Spirito Consolatore arde dentro di noi.

Gesù ci fa uscire dai cenacoli dei nostri cuori chiusi e ci invita “a so-stare con” gli uomini.

Gesù ci fa vincere la paura, ci fa “andare oltre” ogni tristezza e ogni dolore.

“Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”

Lo Spirito di Dio ci invia nel mondo per essere “chiesa in uscita”, una chiesa che arde, una chiesa che brucia.

Seminiamo l’amore.

Parliamo di amore.

Viviamo nell’amore.

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – scendi su di noi

Spirito di Dio, fai della tua Chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi.

Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l’olio brucia anche.

Dai alla tua Chiesa tenerezza e coraggio.

Lacrime e sorrisi.

Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.

Disperdi la cenere dei suoi peccati.

Fai un rogo delle sue cupidigie.

E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a Te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.

Non la rimproverare.

Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l’olio di letizia.

E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie e senza rughe, all’incontro con Lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: “Sposo mio”.

(Don Tonino Bello)

A.A. (fonte: QUMRAN2.NET)