“Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle… Tale sarà la tua discendenza”
“Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore”:
il Figlio è loro eppure non è loro, il Figlio è donato eppure offerto ad un altro sogno, ad un’altra strada.
Tutti i genitori, come Maria e Giuseppe, intrecciano il destino di una famiglia e quello del mondo.
I figli appartengono a Dio, alla storia, all’umanità.
I figli appartengono alla loro vocazione che oggi non conosciamo.
I figli realizzano il desiderio del Padre: questa è la Santità della Famiglia.
Gesù incontra nel tempio due anziani straordinari, carichi di anni, vivi dentro, profeti di futuro, interessati al mondo: Simeone guarda oltre, Anna parla agli altri.
Simeone ed Anna sono il simbolo grande di una vecchiaia aperta, sapiente e viva.
Simeone ed Anna vedono ciò che altri non vedono ancora.
Simeone pronuncia a Maria tre parole immense per spiegare chi è Suo Figlio: “Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione”. Gesù è qui, adesso, oggi, domani, in mezzo a noi.
Signore, sii per noi caduta e resurrezione, non lasciarci mai nell’indifferenza e nella falsa pace.
Cristo, nostra dolce caduta, rovina la vita insufficiente, la vita morente, il nostro mondo di maschere e bugie, rovina la vita illusa.
Signore, contraddici i nostri pensieri con i Tuoi Pensieri, le sicurezze del Narciso che è in noi.
Signore, contraddici l’immagine incompleta e falsa che abbiamo di Te e questa guerra del cuore.
Signore, sii resurrezione, quando crediamo che per noi è finita, quando abbiamo il vuoto dentro e il buio davanti agli occhi.
Signore, sii resurrezione.
Signore, sii vita.
Signore risorgi con le cose che amiamo e crediamo finite.
Caduta, resurrezione, contraddizione: un respiro alla vita.
“E anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”:
Maria è unita alla Croce del Figlio e a tutte le contraddizioni, delusioni e lacrime del vangelo e dell’esistenza.
Il dolore diventa condivisione, diventa Resurrezione.
UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – “Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio”
Crediamo.
Speriamo.
Viviamo.
Fidiamoci.
“Se vuoi cambiare il mondo, vai a casa tua e ama la tua famiglia” (Madre Teresa di Calcutta)
A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Avvento e Natale”, ed. San Paolo)