“Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Figlio non per condannare, ma per salvare il mondo”
Trinità: il mistero dei misteri.
Trinità: un mistero affascinante.
Trinità: un mistero di passione e di vita.
Trinità: “un unico Dio in tre persone”.
Trinità: il cammino che ci indica la Bibbia, la testimonianza di Gesù di Nazareth, il racconto di ciò che il Padre fa per noi; un Dio che crea il mondo, crea l’uomo e si prende cura dell’umanità.
Trinità: un dono da accogliere, un mistero da contemplare.
Dio è amore, è comunione, è relazione.
UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – un mistero d’amore da vivere giorno dopo giorno.
“Siamo chiamati a vivere sulla terra ciò che le tre persone divine vivono nel cielo: la convivialità delle differenze” – don Tonino Bello
Quali le priorità per costruire la nostra vita?
Con quale stile gestiamo le relazioni?
Quanto tempo regaliamo alle persone e quanto ne investiamo per costruire relazioni sane?
Davanti alla Trinità ci sentiamo piccoli, ma abbracciati come bambini dal Mistero.
«La Trinità non è un rompicapo teologico, ma lo splendido mistero della vicinanza di Dio. La Trinità ci dice che non abbiamo un Dio solitario lassù in cielo, distante e indifferente; no, Lui è Padre che ci ha dato il suo Figlio, fattosi uomo come noi, e che per esserci ancora più vicino, per aiutarci a portare i pesi della vita, ci manda il suo stesso Spirito. Lui, che è Spirito, viene nel nostro spirito e così ci consola da dentro, ci porta nell’intimo la tenerezza di Dio. Con Dio i pesi della vita non restano sulle nostre spalle: lo Spirito, che nominiamo ogni volta che facciamo il segno della croce proprio mentre tocchiamo le spalle, viene a darci forza, a incoraggiarci, a sostenere i pesi. Infatti Lui è specialista nel risuscitare, nel risollevare, nel ricostruire. Ci vuole più forza per riparare che per costruire, per ricominciare che per iniziare, per riconciliarsi che per andare d’accordo. Questa è la forza che Dio ci dà. Perciò chi si avvicina a Dio non si abbatte, va avanti: ricomincia, riprova, ricostruisce. Soffre anche, ma riesce a ricominciare, a riprovare, a ricostruire».
(Papa Francesco, Camerino (Mc) – Omelia 16 giugno 2019)
A.A. (fonte: QUMRAN2.NET)