Uniti, nella preghiera – V domenica di Quaresima: NUOVA VITA

Pubblicato giorno 4 aprile 2025 - In home page

È l’alba di un nuovo giorno, di una nuova settimana, di una nuova vita in ascolto di Gesù che esorta tutti a compiere gesti ed azioni che raccontino l’agire di Dio.

“Egli sedette e si mise a insegnare loro” – “Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra”: Gesù viene nelle nostre vite segnate da fragilità, debolezza e povertà, “non per abolire, ma per dare compimento”, la Legge scritta sulla pietra, Oggi dà la possibilità di una Vita Nuova, diversa e ricca di Amore.

Gesù afferma che, di fronte all’uomo che si allontana da lui, Dio ha un solo desiderio: che si converta e viva: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”.

Perdono, misericordia, giustizia, bene.

Il Padre “apre nel deserto una strada”, invita a a metterci nei panni di chi secondo noi sbaglia, a vedere le cose da prospettive diverse, a confrontarci con calma e parlare con dolcezza.

“Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”: è la misericordia che non chiede permesso per avvolgere l’uomo, ma lo raggiunge gratuitamente.

Gesù racconta il Volto di un Dio che non giustifica e non giudica, ma che apre un futuro e un orizzonte nuovo.

Gesù viene anche per noi, ci chiama, ci salva, ci interroga, ci spinge a guardare dentro la nostra situazione per intravvedere la misericordia di Dio, quel Dio che ci permette di dire: “Oggi ricominciamo”.  

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?

Gesù ci invita a fare un cammino di giustizia per accompagnare l’altro verso la sua salvezza, non per arrivare a distruggerlo. Il Risorto ci invita, infatti, a portare il perdono, non il giudizio. Ma come potremo portare il perdono se prima noi non ne abbiamo fatto esperienza? Sono convinto, infatti, che chi fa prevalere l’ossesione della giustizia nei suoi ragionamenti o nelle sue azioni è proprio colui che non si è lasciato toccare dalla misericordia di Dio. Che l’augurio pasquale per tutti noi sia dunque di “essere misericordiosi come è misericordioso il Padre nostro che è nei cieli”. (Gaetano Piccolo)

A.A. (Fonte: Autori Vari)