Uniti, nella preghiera – Venerdi Santo 29 marzo: LA PASSIONE CONTINUA NEGLI ORTI DEGLI ULIVI DEL MONDO

Pubblicato giorno 28 marzo 2024 - In home page

“Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno”

La passione continua ancora oggi nei numerosi “orti degli ulivi” di questo mondo dove c’è ancora la guerra, dove milioni di profughi vengono ammassati, dove c’è gente prostrata dall’angoscia, dove ci sono malati soli nella loro agonia, dove ci sono giovani che si disperano, dove ci sono persone che hanno perso il senso della propria vita.

Siamo sepolcri vuoti quando la morte ci assale, quando la guerra ci strazia, quando la povertà ci interroga.

“Chi cercate?”

Gesù ha cura di noi, prende su di sé il male e la morte, il nostro peccato, la nostra croce, le nostre paure, le nostre angosce, le nostre solitudini, i nostri timori, i nostri pensieri perché nulla ci schiacci.

Egli viene per salvarci e donare amore.

Affidiamoci a Lui.

Impariamo da Lui.

“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” – “Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia” – “Ecco il legno della croce, al quale fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo”

 

UN ESERCIZIO E UNA PREGHIERA – guarda la croce, vivi, sii salvo e ama

Quando sei deluso,
guarda la croce.
Quando sei stato tradito,
guarda la croce.
Quando ti senti abbandonato,
guarda la croce.
Quando non riesci a perdonare,
guarda la croce.
Quando hai paura della morte,
guarda la croce.
Quando hai perso ogni speranza,
guarda la croce.
Quando stai soffrendo nel corpo,
guarda la croce.
Quando non ti senti amato,
guarda la croce.
Quando pensi di aver fallito,
guarda la croce.
Quando vuoi mollare tutto,
fermati, non scappare,
sta in silenzio,
abbraccia Maria
e rimani ai piedi della croce.
Perché la Croce ci porta alla Salvezza

Madre Teresa di Calcutta

 

“Venerare la Croce non significa inchinarsi di fronte a un oggetto materiale e neppure soffermarsi sull’aspetto dolorifico della Passione di Gesù. La Croce indica una scelta di vita, quella del dono di sé. Contemplarla vuol dire prenderla come punto di riferimento di ogni decisione” – (Fernando Armellini)

A.A. (dal sussidio liturgico-pastorale “Quaresima e Pasqua”, ed. San Paolo)