Camposcuola 2018: anche quest’anno le parrocchie Immacolata e Santa Croce sono partite insieme per continuare l’esperienza che, da anni, si svolge nel mese di giugno coinvolgendo i ragazzi dalla quinta elementare alla seconda media. Noi educatori siamo partiti con i ragazzi nel pomeriggio di domenica 15 per il complesso gestito da don Silvano ad Avenale di Cingoli, dove siamo rimasti fino alla mattina del 22, giorno del pianto ritorno a casa.
Dopo il successo de “Il Piccolo Principe” dello scorso anno, protagonista di questo camposcuola è stato “Giuseppe, il Re dei sogni”, che ci ha accompagnato per tutta la settimana con il racconto in prima persona della sua storia, grazie all’interpretazione dell’educatore Simone Messi. Dall’insegnamento di Giuseppe abbiamo tratto il tema del campo “C’è un miracolo in me”, a cui siamo arrivati svolgendo giorno per giorno attività diverse, rapportandolo alla nostra vita con riflessioni, giochi e condivisioni.
I ragazzi hanno imparato che la loro presenza al campo non è mai stata data per scontato: tutti noi ci siamo ritrovati lì per un motivo, poiché Qualcuno ci ha chiamato. Hanno capito che ognuno di loro ha un talento unico e speciale, e che l’unione di tutte queste “monete” crea una forza potente e bellissima, un forziere da custodire e proteggere. Hanno visto il modo di amare delle Chiesa: “fare bene il bene”, ossia mettersi al servizio dell’altro, camminare insieme rispettandosi ed aiutandosi. A conclusione della settimana, come dimostrazione della rinascita, culmine del nostro percorso insieme, ci siamo immersi nella pace e nell’acqua di Ponte Romano, dove don Giacomo e don Pietro hanno rinnovato le nostre promesse battesimali: lo spunto finale per comprendere veramente che c’è un miracolo in ognuno di noi.
I sentimenti e le emozioni vissute durante la settimana sono emerse, insieme a lacrime di gioia e nostalgia, durante il falò del sabato sera, dove ragazzi ed educatori hanno espresso le loro impressioni riguardo gli splendidi momenti trascorsi fianco a fianco e la loro speranza di rivivere nuovamente, ed il prima possibile, un’esperienza altrettanto piena e profonda. Il camposcuola è un’occasione per crescere, per sperimentare la condivisione di una vita, per ritrovarsi, conoscersi, scoprirsi, per sentire di appartenere a qualcosa di più grande, per esserne grato e per conservarlo per sempre nell’animo. Ogni ragazzo è andato via con il sorriso e ha piantato un seme nel cuore di ciascuno: una nuova pianta è ora in noi, un miracolo che ci accomuna tutti.
Per quanto riguarda noi educatori, abbiamo avuto la dimostrazione che l’Unità Pastorale Immacolata – Santa Croce può funzionare. Tra di noi, infatti, si è instaurato un ottimo rapporto e una grande intesa nell’organizzazione delle attività, che sono state svolte in gruppi misti formati dai ragazzi di entrambe le parrocchie, così come nelle azioni quotidiane, nei momenti di svago e in quelli in cui si ha bisogno di essere stretti forte. La soddisfazione per aver creato in poco tempo un’esperienza che abbia lasciato un segno nei ragazzi è stata, ed è tutt’ora, tantissima. Felicità, carica, voglia di mettersi in gioco, comprensione, sono emozioni che hanno animato noi educatori per tutta la settimana: le terremo sempre strette con la consapevolezza di poterle rivivere negli incontri durante l’anno e, con somma attesa, nel prossimo camposcuola.
Gli educatori:
Alice Pallotta, Simone Messi, Giacomo Ascenzi, Elena Salvucci, Leonardo Meccarelli, Serena Canullo, Antonio Barbaresi, don Pietro (Santa Croce)
Giulia Strinati, Matilde Migliorelli, Edoardo Vallesi, Maria Staffolani, Elisa Riccitelli, Benedetta Bruzzesi, Roberta Venturini, Diana Biasco, Miriam Giacchetta, don Giacomo (Immacolata)
articolo scritto da Alice Pallotta e Giulia Strinati